Sono moltissime le ricette con cannella in polvere o in stecca, ma da dove deriva questa spezia? La cannella è la corteccia dei giovani germogli un albero sempreverde proveniente dallo Sri Lanka; dopo averla lasciata asciugare e seccare, essa viene arrotolata su sé stessa producendo le famose stecche.
Una spezia conosciuta dall’antichità
L’uso della cannella è talmente antico che ne troviamo conferma anche nella Bibbia: dall’aroma dolce e intenso, questa spezia era conosciuta e utilizzata anche dagli egizi e dai romani. Oggi è ampiamente diffusa in tutto il mondo, tanto che le ricette con cannella sono davvero infinite: in ambito orientale viene aggiunta per insaporire soprattutto piatti salati come riso, spezzatini e tajine, in ambito occidentale è molto apprezzata per aromatizzare creme e torte.
La cannella in polvere
La cannella in polvere è indubbiamente più pratica e versatile di quella in stecche, perché è facile amalgamarla con il resto degli ingredienti. Il momento migliore per utilizzarla è in inverno, sposandosi perfettamente con lo yogurt, i biscotti, le torte e le crostate; indispensabile per preparare lo strudel, va benissimo nelle creme, nei dolci al cucchiaio e nelle bevande calde (tè, tisane, infusi, vin brulè).
Le ricette con cannella si lasciano apprezzare anche nei piatti salati, soprattutto i secondi, sia a base di pesce che di carne: alcuni esempi sono la fetta di pesce spada aromatizzato alla cannella, l’arrosto alla cannella condito con patate al forno, il riso basmati al pollo accompagnato dallo zenzero e dalla cannella.
La dose consigliata per non eccedere nelle ricette che prevedono la cottura è di circa un cucchiaino.
La cannella in stecche
I bastoncini di cannella sprigionano un aroma più intenso e duraturo rispetto alla cannella in polvere, per questo si tratta di una scelta che va fatta a monte prima di preparare una pietanza. Sono ideali per aromatizzare il caffè e la cioccolata calda.
L’utilizzo della cannella in stecche richiede un tempo minimo di infusione dentro un ingrediente liquido; dato che in questo caso si ottiene un sapore molto più presente, è possibile mitigarlo con l’aggiunta di una scorzetta d’arancia o di altre spezie (ad esempio i chiodi di garofano).